Proud of my scars {Mamba's folio

Rainbow

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†~Death Angel~†
view post Posted on 8/5/2012, 16:38




Erano ormai tre giorni che continuava a piovere…Asako non credeva nei presagi o stupidaggini del genere…però quella situazione dava da pensare. Non che la sua vita non le occupasse il 90% della giornata e avesse tempo per farlo: erano le 22 e si ritrovava a lavorare nella caffetteria/tavola calda a pochi isolati da quella che si poteva chiamare casa (se un appartamentino fatiscente con dentro il minimo indispensabile fosse degno di tale appellativo), dopo aver passato un pomeriggio immersa tra ore di studio e un secondo lavoro dal fioraio in centro…Tutto questo per cosa? Una ragazza sola che studiava e si doveva mantenere un appartamento tutta da sola, figlia unica orfana di madre… Doveva far quadrare i conti insomma, peccato che a complicare le cose ci fossero delle cifre addirittura a triplo zero. Non vedeva suo padre da due mesi almeno, ma poteva capirne la condizione da quei resoconti da pagare che puntualmente le arrivavano nella cassetta della posta, se non addirittura da energumeni poco simpatici…Quel vecchio balordo aveva accumulato una bella quantità di debiti a causa del gioco d’azzardo che oramai era una droga a tutti gli effetti; i primi tempi riuscì a cavarsela in qualche modo, ma nel giro di mesi la situazione degenerò e il vigliacco le passò la patata bollente con peculiare noncuranza della sua situazione.
A 21 anni, secondo anno all’università di ingegneria chimica, due lavori sulle spalle e…No, neanche voleva pensare a quanto ancora le rimaneva da pagare. Oramai aveva anche smesso di preoccuparsi troppo di sé, i capelli neri erano cresciuti tantissimo dall’ultima volta che li aveva tagliati e le arrivavano ormai alle spalle, non dormiva decentemente da chissà quanto e i suoi rapporti sociali non esistevano praticamente. Tuttavia cercava di tenere duro, nascondendo il disappunto e la rabbia sotto un velo di pacatezza e tranquillità che mai prima di allora l’avevano contraddistinta.

Era quasi mezzanotte e il locale era vuoto, ma la pioggia non sembrava voler cessare…Ricordò una frase di suo padre, quando ancora era piccola, a sostegno del fatto che dopo tanta pioggia arriva sempre un arcobaleno…Le aveva provate tutte…Perché non credere e sperare in quella fioca luce che l’avrebbe potuta far uscire da un tunnel diventato ormai troppo buio?
 
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